PROGETTO BEACH TEATRO
Numero partecipanti: Il progetto verrà adattato al numero di iscritti. In percorso teatrale potrà quindi essere affrontato a piccoli gruppi o in un gruppo unico. Tutti i ragazzi parteciperanno attivamente e contemporaneamente.
Durata del corso: 3 ore giornaliere tutti i giorni in fascia oraria da stabilire una volta saputo il numero e l’età degli iscritti. In questo modo i ragazzi potranno svolgere durante l’arco della giornata, anche le attività previste dall’animazione del villaggio.
Insegnanti: Consuelo Trematore ed Emilio Zanetti
Finalità e descrizione del corso: i primi due giorni aiutano i ragazzi a conoscersi e a collaborare tra loro. L’atmosfera che si vuole creare è giocosa e cooperativa. Non sono esercizi da svolgere, ma giochi e attività di gruppo che espandono la creatività e l’immaginazione. Alcune delle esercitazioni – gioco che verranno introdotte sono:
Per conoscersi: i ragazzi, per conoscersi e aumentare la confidenza tra loro, formano un cerchio, entrano uno alla volta e dicono il proprio nome al gruppo facendo un movimento teatrale che accompagna la propria presentazione. Poi si entra nel cerchio in due, ci si presenta al compagno in vari modi: con dolcezza, con gioia, con tristezza, con rabbia....iniziando così a cercare un linguaggio comune.
Per riscaldare il fisico: verranno insegnati ai ragazzi alcuni esercizi plastici che permettono di preparare sia il corpo che la mente a muoversi e reagire. Questi semplici esercizi verranno poi svolti con delle intenzioni teatrali, ad esempio per imitare un animale.
Per allenare l’attenzione: i ragazzi sono tutti in cerchio, iniziano a passarsi una pallina da tennis, senza mai parlare. Decidono loro a chi passarla creando una sorta di ‘percorso’. Una volta che tutti hanno ricevuto la pallina una volta, i partecipanti devono ripetere esattamente il percorso della pallina per allenare la memoria.
Dal secondo giorno in poi, i giochi teatrali saranno applicati da subito per creare un saggio/presentazione del lavoro finale che sarà un ‘montaggio’ dei vari esercizi imparati in gruppo, arricchito, a seconda del numero e dell’età dei partecipanti, dall’interpretazione di piccoli stralci di testo. In questa piccola presentazione finale, tutti saranno impegnati contemporaneamente a raccontare la vicenda e ad impersonificare i vari personaggi, creati sulla base delle loro proposte: un modo di camminare, di respirare… Sfrutteranno quello che hanno imparato da giochi teatrali che si basano:
Sull’imitazione: I ragazzi riproducono, quanto più fedelmente possibile, i movimenti del compagno che gli sta di fronte (GIOCO DEGLI SPECCHI). In particolare si lavorerà sull’imitazione dei movimenti delle braccia, sulle posizioni fondamentali (seduto, in piedi, sdraiato) e sull’imitazione di modi di camminare. I ragazzi riproducono i movimenti che vengono creati dall’insieme del gruppo (GIOCO DEL ROMBO). In questo caso non è tanto importante la riproduzione fedele del movimento, quanto la consapevolezza di fare parte di una sorta di ‘organismo multicellulare’, in cui i partecipanti rappresentano le cellule che devono cooperare alla buona riuscita del movimento ‘globale’.
Sul ritmo e sull’ascolto: il ritmo come aiuto interno per coordinare il lavoro (GIOCO DELLE SCOSSE) e ASCOLTO della situazione fisica in cui ci si trova (dove sono io, dove sono i miei compagni, come si muovono, come possono muoversi).
Sulla scomposizione del movimento: si faranno lavorare i ragazzi sui movimenti del loro corpo in modo quasi opposto alla danza. Non si privilegerà la bellezza del movimento, quanto l’organicità dell’ azione svolta. I ragazzi sentiranno il peso delle singole parti del loro corpo e utilizzeranno questa consapevolezza per scomporre in singoli frammenti i movimenti che stanno compiendo o per ‘smontare’ pezzo per pezzo una posizione plastica fino a raggiungere la posizione sdraiata.
Una piccola parte del lavoro sarà dedicata al movimento rallentato (esercizi di SLOW MOTION) come massimo livello della scomposizione dell’azione (talmente scomposta da risultare lentissima).
Che dice Emilio:
"Ciao, ho iniziato ad appassionarmi al teatro una decina di anni fa, prima un po' per gioco, per divertirmi. Poi sempre più seriamente. Credo che ci insegni a capire chi siamo noi e le persone che sono intorno a noi. Ci rende consapevoli di quello che facciamo e delle nostre emozioni. Tutto è un gioco, e se fatto con certe regole (proprio come i giochi più belli) vi assicuro che ve ne innamorerete follemente. E poi quale migliore palcoscenico della spiaggia?? E vorrete ritornare....."
Che dice Consuelo:
"Il teatro è da sempre per me una dimensione sacra; un modo per conoscersi e per conoscere tutto ciò che accade dentro e fuori di noi...dai sorrisi, ai pensieri, ai corpi che si muovono liberamente creando figure meravigliose...vivere e comprendere le espressioni di chi lavora e si confida...con e senza parole...senza spiegazioni...intuitivamente... L'energia che si crea...emozionarsi sino a scoppiare in lacrime o in grasse risate...un laboratorio teatrale unico nel suo genere " La tecnica a servizio del sentimento..." tutto ciò sperimentato vicino al dolce rumore del mare sprofondando i piedi in soffice sabbia...quale miglior contesto? lasciati prendere dall'emozione e vivi la magia... Ti aspettiamo! "
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